Sui farmaci si getta nuova luce. Se da un lato c’è diffidenza per i possibili effetti collaterali, dall’altro – come emerge nella ricerca – c’è un aumento della fiducia, grazie anche agli sviluppi della ricerca in questo settore che è in grado di offrire prodotti innovativi e di efficacia terapeutica.
“L’80% degli italiani – ha sottolineato De Rita – ritiene che i medicinali abbiano contribuito molto alla possibilita’ di convivere con le patologie croniche, quota cresciuta di quasi il 26% rispetto al 2002 quando risulto’ pari al 54,5%; quasi il 76% riconosce poi un contributo sostanziale del farmaco al miglioramento della qualita’ di vita (+15,7 % rispetto al 2002) e quasi il 54% sostiene che il prodotto farmaceutico abbia dato un apporto funzionale nella sconfitta delle malattie mortali (+14% rispetto al 2002)”.
Da qui a considerare i farmaci “elisir di buona vita” ce ne corre. Possono essere utili in alcuni casi, ma i fattori che rendono migliore la vita rimangono l’autostima e la consapevolezza di se stessi. E nessun farmaco, anche il migliore, da solo può garantirne la realizzazione.
E voi cosa ne pensate?