Hai mai visto un vegetariano grasso? Probabilmente no. In realtà, per la maggior parte di noi, vegetariano è quasi sinonimo di magro e sano. E quando si comincia una dieta, qual è la prima cosa che dicono gli esperti? In genere è di aumentare la quantità di verdure e di mangiare quantità limitate di carne, in particolare carne rossa ad alto contenuto lipidico e carne di maiale.
E cosa succede quando si riprendono le vecchie abitudini alimentari? In generale il peso tornerà ad essere quello di prima. Anche la più grande forza di volontà non può superare gli effetti poco salutari del consumo di carne ad alto contenuto di grassi.
Quando si mangia una dieta più ricca di fibra alimentare, che è principalmente se non del tutto vegetariana, siamo naturalmente più sani. Si nutre il corpo e si ottiene la nutrizione di cui ha bisogno per funzionare in modo efficiente. Si ha più energia e resistenza, ci si sveglia più facilmente e più freschi e riposati. E’ più facile fare esercizio fisico, perché non siamo appesantiti dal dover digerire i grassi e le proteine eccessive che provengono da una dieta carnivora.
Molte diete falliscono perché si pensa a loro come deprivatori del cibo che amiamo. Il trucco è quello di cambiare il pensiero. Ci sono così tanti validi motivi per eliminare la carne dalla nostra dieta, e allora perché non dimenticare quello del perdere peso in eccesso? L’ideale è concentrarsi sul mangiare sano, o mangiare in un modo che è in equilibrio con la terra, e che non ha bisogno di esistere sulle sofferenze degli animali. E’ probabile scoprire così di poter cominciare a perdere peso senza nemmeno pensarci!
E quando si perde peso, pure tanti rischi per la salute possono cadere nel dimenticatoio. La pressione del sangue scende a livelli più salutari e il rischio di diabete di tipo II può diminuire. Avere un aspetto migliore e sentirsi meglio sono probabilmente degli ottimi motivi per non tornare ai vecchi modi di mangiare!
Questo articolo non ha alcuna pretesa di sostituire una corretta relazione fra paziente e medico. L’autrice declina ogni responsabilità su chiunque decida di trascurare o sottovalutare gli ambiti di pertinenza medica.
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