Favorire la tintarella attraverso cibi ricchi di betacarotene? Un’assurdità. Anzi, un luogo comune da sfatare. Per quanto incredibile, e forse anche un po’ deludente, spiega Carlo Cannella, presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), “non è mai stato scientificamente provato che esistano alimenti in grado di aumentare la tanto sospirata abbronzatura”. Inutile, quindi, fare scorpacciate di carote nella vaga speranza di aumentare il colorito dorato. “Il betacarotene è senz’altro utile al nostro organismo, ma abusarne sarebbe inutile e dannoso”. Così come l’utilizzo delle famose diete “fai-da-te”, basate su un solo alimento, che sia insalata o frutta:”In questo modo – sottolinea l’esperto – otterremmo l’effetto contrario, recuperando tutto a cena”. Pensiamo piuttosto a proteggere la cute attraverso una sana e corretta alimentazione. Con un occhio di riguardo ai cibi che ci proteggono dalle radiazioni solari “come l’anguria, i pomodori e le melanzane”, conclude l’esperto.
Dall’alimentazione alla cura della pelle il passo è breve e “lo è soprattutto per i soggetti con fototipo chiaro”, spiega Giovanni Leone, Direttore del servizio di fototerapia dell’Istituto Dermatologico S. Gallicano. Forse pochi sanno che “i soggetti con fototipo chiaro dovrebbero preparare la propria cute almeno un mese e mezzo prima dell’esposizione solare, attraverso una mirata cura di integratori. Molto utili per contrastare i radicali liberi”. E per concludere l’immancabile, ma ancora molto sottovalutato consiglio sulla qualità della crema protettiva. Sapersi districare tra i mille prodotti da supermercato non è sempre facile e, spesso, acquistiamo quello più pubblicizzato, sottovalutando quello più adatto alla nostra pelle. O, meglio, al nostro fototipo. “Sarebbe preferibile comperare prodotti farmaceutici ad alta qualità idratante – consiglia Leone – e non sempre da supermercato. Protezione non inferiore al fattore 50+ per i fototipi più chiari (capelli biondi, occhi azzurri), mentre per le cuti più scure possiamo utilizzare una protezione da 15/20 SPF”.
Fonte: Asca