Meditazione

La meditazione non può essere descritta, può solo essere praticata e compresa direttamente. È l’arte di interrompere l’identificazione con la mente e con i pensieri e osservare se stessi senza giudizio e senza aspettative. Lo stato meditativo è uno stato nel quale si è consapevoli di se stessi, delle proprie azioni, dei propri automatismi e dei propri pensieri. L’essere presenti porta a un rilassamento interiore che consente di percepire e accogliere l’esistenza per ciò che è. In questo stato si è in contemplazione di se stessi e della vita che si manifesta attraverso il proprio essere e di fronte a questo “panorama” si resta in un religioso silenzio.
Le vie per coltivare la meditazione sono tante quante le sfumature della vita e sono tutte basate sul distacco e l’attenzione: l’attenzione sul respiro, sul corpo, sui pensieri che attraversano la mente, sul movimento, sulla musica….. L’attenzione si traduce in consapevolezza e nella capacità di ricontattare l’infinita riserva di energia, creatività ed intelligenza che risiede in ognuno.

Perché praticarla
L’esperienza della meditazione porta a una lenta e profonda trasformazione personale. Progressivamente si arriva a una maggiore chiarezza mentale e alla conoscenza dei meccanismi inconsci che condizionano le scelte individuali. La consapevolezza dei propri pensieri e delle proprie azioni permette a chi medita di armonizzarsi con l’ambiente e ritrovare una visione più ampia dell’esistenza, dove tutto assume un significato.

Le origini
Le origini della meditazione coincidono con le origini dell’essere umano e con le prime forme di religione o di magia. Tutte le grandi civiltà antiche tramandavano discipline meditative spesso connesse alla religione, all’astronomia, alla matematica, all’arte e alla medicina. Una teoria fa risalire l’origine della Meditazione a circa 5.000 anni fa, ai Veda, antichi testi indiani espressi in forma di miti e simboli. Nel corso dei millenni si sono sviluppate innumerevoli forme di meditazione legate al buddismo, al taoismo, allo zen, all’ebraismo, al cristianesimo e all’islam. Negli anni ‘70 il Maestro spirituale Osho ha introdotto e diffuso anche in occidente nuove tecniche di meditazione che rispecchiano l’interiorità dell’uomo moderno e occidentale.

Fonte: Olistic Map

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