Amelia Cuoco

Amelia Cuoco

Sono nata il 26 settembre 1966 a Napoli, dove ho trascorso i primi anni della mia infanzia per trasferirmi in seguito nel 1978 a Salerno e successivamente nel 1981 a Baronissi, un comune italiano di 16.850 abitanti della provincia di Salerno dove attualmente risiedo e svolgo la mia attività lavorativa in qualità di Counselor di Ascolto Psicologico e Operatrice nel campo della Medicina Alternativa.

Già nell’adolescenza i miei studi e le mie passioni hanno caratterizzato quello che successivamente è stato il mio iter personale e professionale. Fortemente da sempre attratta dalla Filosofia e dalla Psicologia ho conseguito presso l’Istituto Magistrale Regina di Margherita di Salerno il diploma quinquennale di Maturità Magistrale mentre al contempo svolgevo attività di volontariato presso la sede dei Missionari Saveriani di Salerno partecipando attivamente ai gruppi di Azione Cattolica e Comunione e Liberazione.

Don Mario Picchi

L’incontro a poco più di diciotto anni a Roma con Don Mario Picchi, fondatore e presidente del Centro Italiano di Solidarietà (CEIS) e di una precisa filosofia d’intervento, che don Mario chiamò, dal 1980, Progetto Uomo, i successivi incontri e dialoghi amichevoli con Don Mario hanno caratterizzato sempre il mio percorso di studi ed in seguito la mia metodologia di intervento lavorativo che non ha seguito uno sviluppo teorico – burocratico, poiché ero fondamentalmente più interessata alla natura dell’essere umano.

Un giorno vedrò questo gruppo di poveri per le strade del mondo allontanarsi da me e proseguire il suo cammino. Vorrei che fosse sempre presente, in questo continuo andare, la fede nelle capacità dell’uomo, di qualsiasi uomo; la speranza che ha origine dalla convinzione di poter fare bene se ci si impegna davvero; la carità che nasce dall’amore per l’incontro e dall’attenzione per ogni sorriso e per ogni carezza che si può dare e ricevere arricchendo la vita di tutti noi. (Don Mario Picchi )

Nel 1992 con tesi in pre-appello e due anni di Tirocinio Professionale svolto presso l’Ufficio di Servizio Sociale del Comune di Baronissi sotto la supervisione della Dr.sa Maria Rufrano – De Simone, stimata professionista nel territorio salernitano, mi sono laureata a pieni voti presso L’Università Suor Orsola Benincasa di Salerno in Scienze dei Servizi Sociali discutendo la tesi in Diritto e Procedura Penale intitolata “La riforma del Codice di Procedura Penale ed il Nuovo Processo a carico di Imputati Minorenni”.

Nel tempo libero, l’amore per la musica, per l’arte e per la lettura,  i miei studi di pianoforte, le esperienze come animatrice turistica e speaker radiofonica,  il mio forte credere nel valore dell’amicizia e lo svolgere volontariato ospedaliero,  armonizzavano e completavano il trascorrere delle mie giornate.

Esperienze Lavorative
Il mio percorso lavorativo come figura professionale operante nel campo dei Servizi Sociali inizia nello stesso 1992 presso la Casa Albergo per Anziani San Felice di Cava dei Tirreni di Salerno, esperienza professionalmente istruttiva ed interiormente emozionante. Professionalmente istruttiva, in quanto mi sono ritrovata nell’immediato periodo post-laurea a dover affiancare le figure dirigenziali in toto. Interiormente emozionante in quanto è stata per me grande strumento personale vòlto all’armonizzazione della mia spiccata sensibilità.

Il rapporto professionale con la figura dell’anziano in maggior modo per l’operatore nel sociale alle prime armi, qualsiasi ruolo egli ricopra, è decisamente formativo e risulta essere un grande trampolino di lancio per la crescita interiore. L’anziano per quanto ben seguito e ben curato nelle strutture di accoglienza,  in merito all’evolversi dell’età a causa dei problemi di salute spesso presenti ed al marcato senso di solitudine, tende a “monopolizzare affettivamente” l’operatore, utilizzando spesso a volte inconsciamente a volte consciamente piccolissimi “ricatti affettivi” come il bambino al quale viene negato di mangiare il cioccolato.

Tutti noi abbiamo vissuto nella nostra infanzia la presenza dei nonni; a volte gli stessi hanno abitato con noi quando eravamo bambini caratterizzando con il loro amore e la loro esperienza i primissimi anni della nostra vita. L’operatore alle prime armi si troverà spesso a dover avere “mano di ferro in guanto di velluto” onde non cadere nella “trappola” di coinvolgimento emotivo o di Trasfert nei confronti dell’anziano.

Il primo incarico presso la Pubblica Amministrazione in qualità di Consulente Esterna responsabile del Servizio A.D.A. ( Assistenza Domiciliare Anziani) mi viene offerto nel 1993 dall’Ente Territoriale, Comune, ove risiedo, e dura sino a termine progetto nell’anno successivo. In questa fase mi è stata di aiuto l’esperienza burocratica e direttiva svolta nell’anno precedente presso la Casa Albergo San Felice, in caso diverso gestire un gruppo di operatrici incaricate al Servizio sostenendo al pari un ruolo professionale in continuo contatto con la Pubblica Amministrazione sarebbe stato alquanto di disagio.
Per questo posso affermare che ogni esperienza viene ad essere sempre di insegnamento professionale ed umano e che nulla nel percorso formativo e personale di ognuno è da considerare vano.

L’incontro con i ragazzi diversamente abili, presso il Centro A.O.S. di Salerno dove ho operato come Consulente Sociale nel 1998, ha costituito seppur brevemente un ulteriore tassello di importanza rilevante.

Il Municipio di Baronissi

Gli anni tra il 1999 ed il 2001 mi hanno vista di nuovo come collaboratrice ovvero Consulente Esterna di Servizio Sociale presso la Pubblica Amministrazione di Baronissi ove ho operato nell’Ambito del Piano Zona Irno Picentini in qualità di Responsabile Servizio A.D.A., Gestione dell’Inserimento Lavoratori L.S.U. (Lavoratori Socialmente Utili) , Responsabile Progetto Zeus (Legge 285/97) incaricata sui cinque comuni partecipanti allo stesso:  Baronissi (come comune capofila), Pellezzano, Siano,  Bracigliano, Mercato San Severino) e nella successiva annualità ho ricoperto il ruolo di Responsabile Servizio Affido Familiare. Quest’ultimo delicatissimo incarico ha particolarmente affinato le mie conoscenze strumentali professionali e personali. La collaborazione professionale, in questi anni è stata caratterizzata dall’incontro di figure specializzate nel settore come il Dr. Franco Cosimato, Assessore ai Servizi Sociali ed in seguito Sindaco dotato non solo di eccellente professionalità ma anche di una spiccata sensibilità ed altruismo verso le fasce più deboli e la Dr.sa Eva Longo, Sindaco del comune di Pellezzano, eccellente professionista e donna di notevole intelligenza e spirito solidale.

Lo staff

Pari tempo maturava dentro me, il desiderio di espandere i miei orizzonti professionali e di confrontarmi in contesti territoriali diversi dal mio territorio di residenza. Questa esigenza genera nella prima metà del 2001 il mio trasferimento in Sicilia e la collaborazione lavorativa con l’Azienda Leader Ulixes di Palermo in qualità di Docente corsi F.S.E., Docente Psicodrammatista, e Tutor di Orientamento Aziendale nell’ambito del Progetto Arcipelago realizzato ed attuato dalla Regione Sicilia e finanziato dalla CEE ed attuato in favore dei giovani disoccupati delle isole minori Favignana, Pantelleria, Lipari e Lampedusa al fine di costituire figure professionali quali operatori sociali e telematici da impiegare a fine progetto in Imprese Lavorative costruite dagli stessi partecipanti e di una Rete di Servizi che mettessero in costante contatto le isole minori con le sedi centrali di Palermo, Catania e la Regione Sicilia come Ente Territoriale. Il Progetto Arcipelago riscontra a termine un notevole successo dando eccellenti risultati nell’occupazione lavorativa dei giovani disoccupati delle isole minori.

Favignana – Palazzo Florio, Sede Operativa del Progetto Arcipelago Sicilia

 

Considero fino ad oggi l’esperienza lavorativa in Sicilia come il primo e vero momento di introspezione con me stessa. L’esperienza lavorativa in un contesto territoriale completamente diverso da quello di mia residenza o limitrofo, gli usi culturali dissimili, l’utilizzo di strumenti lavorativi più approfonditi, il vivere sull’isola ed il diretto contatto con i suoi abitanti hanno costituito l’input che ha dato luogo al mio mutamento interiore, da professionista leggermente ambiziosa, a professionista meno ambiziosa ma decisamente più sicura di se stessa non solo a livello lavorativo ma maggiormente a livello di crescita interiore.

Il 2003, rientrata dall’esperienza lavorativa siciliana, mi vede ancora una volta svolgere il mio operato a Salerno presso l’Associazione “La Tenda” in collaborazione con l’Ufficio di Piano Di Zona Irno – Picentini con l’azione di Responsabile per la Campagna di Sensibilizzazione e Prevenzione all’abuso sui minori.

Lo scontro con la realtà dell’abuso sui minori, i colloqui con i bambini che avevano subito tale inconcepibile violenza, il trovarmi innanzi i loro disegni aventi essenzialmente come colore di base il nero, così come l’immagine della propria casa riprodotta con le finestre sbarrate e la rappresentazione di se stessi spesso priva di parte corporee importanti, quasi sempre le braccia, è stato di una durezza non facile da descrivere.

Successivamente mi occupo negli anni 2004-2005 ancora di rilevazione indici di rischio sui minori mentre riemerge in me ancora una volta il desiderio di toccare con mano una realtà territoriale lavorativa diversa quale la grande metropoli per cui mi trasferisco nello stesso 2005 a Roma dove resto fino all’estate 2006.

Roma è una città che personalmente paragono ad una splendida donna, comodamente distesa su un sofà.  Una donna superbamente bella che può farti perdutamente innamorare fino a farti perdere il senno.
Vivere a Roma per alcuni mesi, quasi un anno, tra gli abitanti della capitale ed un’immensa fascia multietnica, luogo opposto completamente a Baronissi dove ancora “tutti si conoscono e si salutano per strada” sia alla semplicità dello stile di vita degli abitanti delle isole, il tran tran della metropolitana, presa ogni mattina per andare al lavoro, i ritmi dei passi scanditi a passo di marcia sulle scale non mobili all’interno della stessa, i volti di chi si reca al lavoro coperti dal giornale distribuito gratuitamente ogni giorno all’ingresso della metro, le orecchie tappate dai walkman a costruire un isolamento volontario, mi hanno raffinata nell’esperienza dell’osservazione silenziosa e del ruolo di spettatrice.

Ed è proprio Roma che mi dona in termini non semplici la mia seconda apertura interiore. Per caso qualcuno mi parla di Lorenzo Ostuni ed io avverto interiormente il bisogno di incontrare questo illustre personaggio Filosofo, Simbologo e Terapeuta italiano di fama internazionale creatore del Biodramma.
Rientrata a Baronissi sempre alla ricerca di come mettermi in contatto con il professor Ostuni, il caso al quale personalmente non credo mi porta ad incrociare il nome del professore su Internet menzionato sul sito di un’Accademia di studi di discipline inerenti alla  Medicina Alternativa ubicata ad un po’ di chilometri da casa mia ma facilmente raggiungibile. Esploro il sito dell’Accademia A.N.T.E.O.  con sede a Capaccio provincia di Salerno, ne guardo le immagini, leggo circa le informazioni corsuali e sento vivo in me la scelta di operare in un campo dove avrei potuto unire all’Ascolto Psicologico le Tecniche della Medicina Alternativa che sono essenzialmente rivolte all’utilizzo dei prodotti naturali, quegli stessi prodotti: erbe, tisane, olii essenziali, di cui tanto mi illustravano i benefici gli abitanti delle isole che vivono a stretto contatto e rispetto con la natura con Gaia, Madre Terra.

Mi avvicino così a questi corsi di studi conseguendo nel 2008 il Diploma di Riflessologia Zonale presso l’accademia A.N.T.E.O. ed a partire da ottobre 2008 ad oggi lavoro presso me stessa, sono la mia datrice di lavoro, ho ricavato da uno spazio di casa  – avendo una casa a più piani immersa nel verde  – il mio Studio di Medicina Alternativa dove opero sia come Counselor sia  come Riflessologa, utilizzando una metodologia di lavoro che guarda nel completo la persona fisica e l’essenza interiore della stessa.

Il mio sguardo è rivolto alla parte corporea dolente di chi ho dinanzi ma anche alla parte dolente dell’anima. Lavoro con i bambini,  e con utenti di ogni età. La fiducia che mi donano e mi dimostrano vale più di un lauto stipendio da dirigente.

Metodologia utilizzata

Servizi Sociali
Colloquio e anamnesi – Rilevazioni risorse e indici di rischio – Progettazione e definizione del problem solving – Verifica finale

Corsi FSE

Lezioni front-Aula e Lavori di Gruppo

Strumenti: Brain Storming – Role Playing – Simulazioni – Tecniche di Psicodramma (I Quaderni di Moreno) Tecniche Animazione Ludica (Tecniche di Animazione Teatrale – Tecniche di Recitazione – Educazione Musicale)
Tecniche di Marketing – Analisi dei bisogni – Analisi della concorrenza – Analisi della domanda

Definizione del target – Ricerca di Mercato – Analisi delle risorse

Capacità e competenze relazionali
Piena adattabilità nel vivere e lavorare in squadra in luogo diverso rispetto al proprio territorio di residenza.

Capacità e competenze organizzative
Capacità d’attività di coordinamento, monitoraggio territoriale, orientamento d’impresa, realizzazione business plan, monitoraggio territoriale, orientamento, formazione.

Encomi
1999 – Encomio verbale e attestato del Sindaco del Comune di Baronissi Salerno con riferimento al proprio operato in qualità d’Assistente Sociale incaricata al Progetto Zeus l. 285/97;
1997 -Ringraziamento attestato dal Direttore della Casa Albergo San Felice di Cava dei Tirreni Salerno per l’operato svolto in qualità d’Assistente Sociale.

Pubblicazioni
2001 – Redazione di Articolo Giornalistico – Quotidiano La Città di Salerno
2002 -Redazione Articolo Giornalistico – Quotidiano Il Giornale di Sicilia

Ricerca

1991/5 –  I.S.T.A.T. – Comune di Baronissi

Azione: Rilevatrice Forze Lavoro – Ricerca a Campione Monitoraggio Territoriale.

1991/2 – Tribunale dei Diritti del Malato Salerno Servizio Sanitario e Utenza – Monitoraggio Territoriale Strutturazione e Somministrazione Questionario Raccolta Dati Analisi dei Bisogni Rilevazione Curva di Interesse, Progetto Obiettivo.

1990/1 Tribunale del Diritti del Malato Salerno Alcool e Comportamenti Compulsivi – Monitoraggio Territoriale
Strutturazione e Somministrazione Questionario Raccolta Dati Analisi dei Bisogni Rilevazione Curva di Interesse, Progetto Obiettivo.

L’Altra…  faccia di Amelia
Amo cucinare cucina nazionale ed internazionale, suonare e cantare, perdermi nella lettura dei libri, non sono mai riuscita sino ad oggi ad iscrivermi al sospirato corso per Sommelier, il mio sogno più ricorrente è percorrere un giorno in moto la California coast to coast.

Ed infine…

Grazie a:

  • Richard Bach ed Antoine de Saint -Exupery per avermi fatto incontrare Il Gabbiano Jonathan Livingston ed Il Piccolo Principe dai quali non mi sono mai distaccata;
  • alla musica compagna fedelissima della mia vita;
  • ai miei docenti, dalla Maestra delle scuole Elementari a tutti Professori Universitari fino ai Maestri Gerarda Buoninconti ed Antonio Ieroschi, miei Insegnanti di Riflessologia e attenti lettori delle Anime;
  • agli anziani delle Case di Riposo, che mi hanno regalato sorrisi e saggezza, ai bambini che malgrado i dolori vissuti non hanno mai abbandonato la voglia di essere bambini;
  • agli amici: di psicodramma, di ricerca, di lavoro, di comitiva , di anima. Ce ne sono stati tanti anche se solitamente si dice che gli amici sono pochi;
  • ad un incontro causale e non casuale avuto nella metro B di Roma l’11 Agosto 2011 che mi ha aperto gli orizzonti degli studi di Medicina Alternativa;
  • al Professor Lorenzo Ostuni Maestro del cuore e dell’anima che ho “inseguito ” per 6 anni e che abbraccerò il prossimo mese;
  • a Susi, Jolly, Fido, Sirio, Ringo, Oscar, Ivo e Willy, Pippo e i successivi sette Chicco tutti con lo stesso nome, a Tim e Tom, ed a Portobello, amici di pelo di zampa di piume e di pinne;
  • a mia madre donna intelligente ed elegantissima e mamma a tempo pieno dalla quale ho ereditato l’amore per l’arte e per la cultura;
  • a mio padre integerrimo ispettore di polizia nella vita lavorativa dal quale ho ereditato il coraggio e l’amore per la giustizia e giocoso come un bambino in casa;
  • a tutta la mia famiglia fatta di personaggi con il DNA di combattenti da Vincenzo Cuoco (Civitacampomarano, 1º ottobre 1770 – Napoli, 14 dicembre 1823) scrittore, giurista, politico, saggista ed economista e nostro illustre antenato che partecipò alla rivoluzione del 1799 e alla Repubblica Partenopea a Napoli fino a zia Maria attuale capostipite familiare di soli 102 anni;
  • a Gennaro / Jonathan, l’uomo dagli occhi di gabbiano per ciò che è stato… è… e sarà .
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