Spiritualità e scelta vegetariana

Meet Me at the Rising Sun. di Dalozful, su Flickr

Come ci si sente spiritualmente quando si mangia un pasto che contiene carne? Probabilmente non ci hai mai pensato, perché spiritualmente non senti niente dopo aver mangiato carne, a parte la stanchezza e un senso di pigrizia.

Una dieta a base di carne rende i nostri corpi meno funzionali, e pensiamo di nutrire i nostri corpi in termini dei nostri organi e sangue, ma non capita spesso di pensare a come ciò che mangiamo può influire sull’organo più importante nel nostro corpo: il cervello. Quando si adotta una dieta vegetariana, si comincia a sentirsi fisicamente più leggeri e in forma. Quando il corpo è in forma, anche la mente è alleggerita.

La maggior parte delle culture che si concentrano più sulla spiritualità e sull’illuminazione sono anche vegetariane. Fin dall’inizio della storia scritta, possiamo vedere che le verdure sono il cibo naturale degli esseri umani. I primi miti greci ed ebraici parlavano di persone che in origine mangiavano  frutta. Gli antichi sacerdoti egizi non hanno mai mangiato carne. Molti grandi filosofi greci come Platone, Diogene, Socrate erano propensi al vegetarianesimo.

Come scrive Giuseppina Santese in Vegetariani e filosofi nel mondo antico (1):

I Greci discussero ampiamente di vegetarianismo e del tema ad esso connesso del rapporto uomo-animale. La riflessione sul tema fu oggetto di un dibattito ampio e articolato che attraversò tutte le principali scuole filosofiche del mondo antico; e per molti – dotti, sapienti, filosofi, sette religiose, gruppi sociali – l’opzione vegetariana fu anche pratica di vita. La scelta di astenersi dalle carni animali fu giustificata in molti modi e può quindi essere considerata sotto molteplici aspetti: come espressione di saggezza, o via di accesso alla saggezza; come pratica ascetica; come pratica conforme a schemi di carattere teorico-concettuale o religioso.

E ancora:

Il vegetarianismo è una scelta complessa che implica una vera e propria Weltanschaung, dal momento che non è mai stato percepito come la semplice scelta di un regime alimentare, ma anche e soprattutto come un problema di ordine teorico e morale. Le ragioni della scelta vegetariana – se non sono puramente mediche – appaiono infatti legate a un’opzione di carattere più generale, che mette in discussione, oltre al nostro modo di mangiare, il modo di vivere, di pensare, di concepire la natura e il rapporto con gli altri esseri viventi. E anche il nostro modo di vivere nella comunità civile, perché comporta la capacità di ottemperare alle regole e agli usi propri della società di cui facciamo parte, o la capacità di disattenderli, e quindi di disobbedire a regole condivise dalla quasi totalità dei nostri simili, su un tema di importanza primaria per l’uomo quale quello dell’alimentazione.

In India, Buddha ha sottolineato l’importanza di Ahimsa, il principio di non danneggiare le cose viventi,  introdotto in Occidente dal  Mahatma Gandhi. Buddha ha ammonito i suoi discepoli a non mangiare carne, altrimenti gli altri esseri viventi si sarebbero spaventati di loro. Nel buddismo, il punto di vista di vegetarianismo varia da scuola a scuola, tuttavia sono attribuite a Buddha le seguenti osservazioni:

  • “Mangiare carne è solo un’abitudine acquisita. All’inizio non siamo nati con il desiderio di farlo”.
  • “Chi mangia la carne uccide il seme della grande compassione”.
  • “Le persone carnivore si uccidono a vicenda e si mangiano tra di loro… in questa vita io mangio te, nella prossima mi mangi tu… e si prosegue sempre in questo modo. Come possono mai uscire dai Tre Regni (dell’illusione)?”.

La spiritualità non è scissa dalla nostra dimensione terrena, materiale. Evolversi come esseri spirituali, ha molto a che fare con il modo di vivere, di pensare, di concepire la natura e il rapporto con gli altri esseri viventi. Cominciare a gestire la nostra vita fisica per migliorare la nostra spiritualità, significa anche prendere la via del vegetarismo come un sentiero verso l’illuminazione.

Note

  1. L’interessante e documentato testo della professoressa Santese, docente del Corso di laurea in scienze dell’educazione e della formazione all’Università degli Studi di Roma “La  Sapienza”, è scaricabile dal sito della Fondazione Basso, da questo link.  Qui invece è possibile scaricare gli appunti sul Vegetarianesimo per l’esame di Storia della filosofia antica, AA 2001-2002.

Questo articolo non ha alcuna pretesa di sostituire una corretta relazione fra paziente e medico. L’autrice declina ogni responsabilità su chiunque decida di trascurare o sottovalutare gli ambiti di pertinenza medica.

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