Quinoa, una coltura millenaria che rinasce anche grazie al bio

Quinoa multicolore raccolta nelle Ande peruviane. © iStockphoto.com / ErnestoG
Quinoa multicolore raccolta nelle Ande peruviane.
© iStockphoto.com / ErnestoG

Le Nazioni Unite (ONU) hanno dichiarato il 2013 l’Anno Internazionale della Quinoa (IYQ), oltre che Anno Internazionale della Cooperazione acqua .

Su timeanddate.com si legge che  “L’Anno della Quinoa si propone di focalizzare l’attenzione del mondo sul ‘valore nutrizionale, economico, ambientale e culturale della quinoa’ un seme coltivato originariamente per l’alimentazione nelle Ande, principalmente in Perù, Bolivia ed Ecuador”.

Dal Mangiabio, il Mensile di informazione sul Biologico – Edizioni AIAB, Anno IIII, n. 92, Gennaio 2013, riprendo il testo che segue.

Da almeno 7000 anni, se non di più, la quinoa è stata una parte fondamentale della dieta andina, usata in numerosi piatti preparati da Aymara, Quechua e altre popolazioni indigene in tutta la regione. Eppure, nonostante il suo valore nutritivo e buone caratteristiche agronomiche, con l’arrivo degli spagnoli l’uso della quinoa cominciò a essere associato alle popolazioni indigene e, quindi, come tale discriminato dai colonizzatori, creando una percezione indesiderabile della quinoa in qualità di alimento appartenente a una classe inferiore.

Per diversi secoli la sopravvivenza della quinoa delle colture andine è stata resa possibile grazie alle comunità indigene contadine che in base alle loro tradizioni e conoscenze ancestrali circa la gestione e l’uso di queste specie, sono riuscite a prevenire la loro perdita.

A partire degli anni ’80 del secolo scorso, tuttavia, c’è stato un crescente interesse grazie alla riscoperta del suo elevato valore nutrizionale e, in particolare, all’assenza di glutine, che la rende un’alternativa ideale per chi soffre di celiachia o di intolleranze ad altri cereali. Poiché questi consumatori erano anche alla ricerca di prodotti biologici, il mercato ha giocato e gioca un ruolo importante nel salvataggio della cultura della quinoa.

Ora che sta esplodendo nel mondo l’interesse per questo prodotto, anche la quinoa convenzionale sta ottenendo buoni prezzi, il processo d’industrializzazione della produzione sta soffrendo un’accelerazione che minaccia la sua diversità a causa della coltivazione di un numero ristretto di varietà commerciali e, quindi, la sopravvivenza dei piccoli produttori locali, soprattutto in Bolivia.

Di fronte a questo pericolo, Bioversity International ha lanciato un programma di sostegno agli agricoltori di Bolivia e Perù per mantenere in produzione alcune varietà di quinoa che rischiano di scomparire.

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