Primavera, ecco le dieci regole anti-letargo

La Primavera di BotticelliStanchi, privi di forze, con difficoltà di concentrazione e sempre irritabili. La bella stagione sembra portare agli italiani più disturbi che benefici. Fondamentale una corretta alimentazione e integratori per combattere indolenza e stress.

Le allergie sono solo uno dei problemi e malesseri che si associano alla primavera. Il passaggio tra l’inverno e la bella stagione mette in ginocchio gli italiani, molto più dei rigori del freddo, delle giornate prive di sole e dell’assalto dei vari virus influenzali. Ecco allora che mentre la natura si risveglia, le persone subiscono un effetto opposto: per gli esperti, sei su dieci sono gli italiani “affetti” da stanchezza cronica, aumento dei livelli di stress e dell’irritabilità. E da medici, alimentaristi ed esperti arriva un monito: “non sottovalutare o trascurare questi sintomi, il rischio è che si ripercuotano per lungo tempo sul benessere psicofisico”.

Ecco allora che proprio in questo periodo bisogna fare attenzione al proprio fisico, ma anche alla propria psiche. Dagli esperti arrivano le 10 regole per superare indenni “la sindrome del letargo”: dalla necessità di dedicare più tempo e attenzioni a se stessi, alla cura particolare della propria alimentazione.

E’ quanto emerge da uno studio promosso dall’Osservatorio FederSalus (l’associazione che riunisce le principali aziende italiane produttrici di prodotti salutistici) condotto su 75 esperti tra psicologi, nutrizionisti e dietologi.

Mentre la natura durante l’inverno si è rigenerata, per poi “risvegliarsi” a primavera, gli italiani non si sono certo risparmiati e hanno accumulato stress sia psicologico che fisico a causa dei ritmi di lavoro, degli sbalzi di temperatura, del freddo e della scorretta alimentazione.
Ma quali sono i sintomi di questa nuova “malattia primaverile”? Al primo posto tra quelli più diffusi, la stanchezza cronica, tanto che moltissimi, sottolineano gli esperti, al risveglio hanno l’impressione di essere più stanchi di quando sono andati a letto. Aumentano anche i “livelli di irritabilità” con continui sbalzi di umore e una vera ipersensibilità ad ogni stimolo esterno, mentre diminuisce sensibilmente la capacità di concentrazione. A questo si aggiungono poi maggiori difficoltà respiratorie (che diventano il sintomo più evidente per chi soffre di allergie ai pollini), e disturbi legati all’appetito e alla digestione.

Un quadro di malessere che fa sentire i suoi effetti sia sotto l’aspetto fisico, come sottolinea il 51% sia sul piano psicologico.

Quali sono allora gli errori da evitare in questo periodo?

Fondamentale è non lasciarsi prendere dall’indolenza ed evitare tutto ciò che può sovraffaticare l’organismo. No, insomma, a concentrare tutto l’apporto calorico in un unico pasto, ma attenzione anche all’attività fisica. Eccedere con lo sport o, al contrario, non riprendere a muoversi dopo il periodo invernale, sono entrambi comportamenti da evitare: il primo può sovraffaticare l’organismo, il secondo impedisce di ripulirsi dalle tossine accumulate durante tutto l’inverno. Allo stesso modo, per evitare di peggiorare il senso di spossatezza, evitare i cibi e gli alimenti che richiedano un processo digestivo particolarmente elaborato e quindi faticoso per l’organismo. Cercare di limitare l’esposizione in luoghi che possono scatenare reazioni allergiche, come parchi e aperta campagna.

Per quanto riguarda l’alimentazione, poi, che per il 70% degli esperti è uno degli elementi fondamentali per combattere i malesseri legati al cambio di stagione, in primavera vanno privilegiati cibi ricchi di proteine, come carne e pesce, oltre naturalmente a frutta e verdure, rigorosamente di stagione. Sì anche ai formaggi freschi particolarmente ricchi di elementi quali il calcio, mentre bisogna limitare i carboidrati anche per iniziare a riacquistare gradualmente la forma dopo l’inverno ed evitare diete sprint dell’ultimo minuto. Al fianco di un’alimentazione leggera e sana, è importante bere molto, e aiutare l’organismo a disintossicarsi, magari con tisane e infusi. Utile supportare un’alimentazione sana e una corretta attività fisica con integratori.

Le fasce di popolazione più a rischio sono quelle più deboli, cioè bambini ed anziani

Dagli esperti dell’Osservatorio FederSalus arrivano le dieci regole per superare indenni gli attacchi della Sindrome del letargo.

  1. Dedicare più tempo e attenzioni a se stessi: fondamentale per il benessere psicofisico. Secondo gli esperti serve una particolare cura nell’autogratificazione. Bisogna scegliere un momento della giornata tutto per sé, da dedicare alla propria cura o ad una propria passione per combattere stress e irritabilità.
  2. Fare almeno 30 minuti di leggera attività fisica al giorno. Non avere fretta di tornare in forma per l’estate. Esagerare con l’attività è altrettanto negativo che non fare nulla. Basta anche una semplice passeggiata o un po’ di stretching. Al mattino aiuta a liberare la mente, predisponendola agli impegni della giornata. Alla sera scarica la tensione nervosa e muscolare favorendo il sonno.
  3. Attenzione ai segnali che arrivano dal proprio corpo. Più che in altri periodi dell’anno è importantissimo ascoltare e seguire le esigenze segnalate dal proprio corpo. Malesseri che si ripresentano, continuo cattivo umore, disturbi alimentari potrebbero essere il segnale dell’arrivo di una depressione che ci si trascinerebbe poi per mesi e mesi.
  4. Attenzione a non sottovalutare l’esigenza di sonno e riposo dell’organismo. L’aumento delle ore di luce e l’arrivo della bella stagione non significa che la giornata “attiva” debba durare 20 ore al giorno. Dopo un inverno che ha debilitato l’organismo è fondamentale dedicare il giusto spazio alle ore di sonno (senza però esagerare, rimanendo a letto per la maggior parte della giornata).
  5. Utili gli integratori alimentari per integrare eventuali carenze dovute ad un’alimentazione poco ricca o squilibrata. Indicati vitamine e sali minerali, anche per reidratare in caso di sbalzi di temperatura. Ginseng e pappa reale come energizzanti per tenersi su. Ginkgo biloba per la circolazione cerebrale e per favorire la concentrazione.
  6. Alternare il lavoro o lo studio a momenti di pausa e relax. L’organizzazione della giornata deve includere i pasti principali e il riposo. Prediligere la mattina per le attività che richiedono maggiore concentrazione, perchè si è più ricettivi. Intervallare ogni 2 ore di lavoro o studio con almeno 30 minuti di pausa.
  7. No a follie alimentari. Guai a saltare i pasti: indebolisce e rallenta la concentrazione. Allo stesso tempo no a grandi abboffate, non farebbero che aumentare la sensazione di spossatezza. Meglio alternare pasti leggeri ma frequenti, ricchi di proteine e vitamine. Per dolcificare è ottimo e più funzionale il fruttosio, perché naturale, digeribile ed energetico.
  8. Attenzione gli sbalzi di temperatura e alla scelta dei vestiti. L’arrivo della bella stagione non deve ingannare, colpi di freddo, influenze e malesseri invernali sono ancora in agguato e trovano terreno fertile negli organismi debilitati. Attenzione quindi a ciò che si indossa la mattina prima di uscire di casa. Preferire ancora un abbigliamento a strati, che renda possibile fronteggiare improvvisi cali della temperatura o innalzamento della stessa.
  9. Ricordarsi sempre dell’importanza di integrare i liquidi: le buone abitudini di bere spesso valgono anche per la primavera. Importante una continua idratazione per aiutare l’organismo ad eliminare le tossine accumulate durante l’inverno e per far fronte alla sudorazione dovuta agli sbalzi di temperatura.
  10. Iniziare a rimettersi in forma gradualmente, per evitare di ricorrere a diete sprint o super attività in vista dell’estate. Fondamentale pianificare il rimettersi in forma dopo l’inverno. Iniziare adesso a controllare l’alimentazione, a ridurre grassi e carboidrati consente di evitare, 10 giorni prima di andare in spiaggia, di lanciarsi in diete radicali, pericolose per salute e benessere.

Fonte | Italiasalute

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