Parliamo di… Riflessologia e Riflessoterapia

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Con questo articolo, comincia la collaborazione di Amelia Cuoco con elisirdibuonavita.info

Un sentito grazie ad Amelia, e un augurio di felice continuazione sulla via del benessere olistico.

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Il termine Riflessoterapia deriva da Re-Flectere dove Re significa ripetizione e Flecto rimandare indietro.

Nella psicologia oggettiva il termine Riflessologia sta ad indicare lo studio dei riflessi ovvero la risposta data ad uno stimolo.

In Fisiologia, invece, il riflesso consiste nell’atto nervoso elementare che si svolge al di fuori della nostra volontà cioè di una risposta involontaria dell’organismo ad uno stimolo specifico.

Andando dunque a stimolare un neurone sensitivo, unità fondamentale del sistema nervoso, si attua una risposta di un neurone motorio connesso al primo indipendentemente dalla nostra volontà; essendo il nostro corpo proiettato su ogni sua parte periferica, inoltre, è semplice comprendere come ogni parte di esso si predispone ad un interessamento riflessologico; il riflesso, dunque, è una risposta involontaria ed obbligata a rispondere ad uno stimolo che può partire dai recettori nervosi esterni o da quelli interni e trasmesso al midollo spinale attraverso vie centripete ben definite.

Oggi giorno, molti sono coloro che si avvicinano al mondo delle cure dolci come la Riflesso Terapia per trarne un benessere psicofisico e questo è avvenuto perché fortunatamente negli ultimi anni c’è stata una crescita culturale nell’ambito delle sane e vitali cure strettamente naturali. Oggi si comprende, pertanto, che la Riflessoterapia – se professionalmente praticata –  diventa un metodo di cura e d’alta utilità; inoltre la Riflessoterapia ha il pregio di avvicinare terapista e paziente in una visione Olistica dell’uomo, in sintonia con  la definizione di Salute data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità:

“la salute è uno stato di benessere fisico psichico e sociale e non solo l’assenza di malattia o di debolezza”.

La Riflessoterapia, oltre ad alleviare numerose distonie, mira a prevenire l’instaurarsi delle malattie e – andando a sviluppare i poteri terapeutici posseduti dall’uomo – a sviluppare organismi capaci di opporsi all’insorgenza di malattie stesse.

Tutti gli operatori, non dovrebbero mai dimenticare che “il vero libro della medicina del domani è il corpo del malato che ci sta di fronte rispettando sempre l’unicità del singolo paziente“.

E’ obiettivo nonché una speranza che la Riflessoterapia si sviluppi sempre più mediante esperienze collettive con la scienza medica, affinché sia sempre praticata da giuste energetiche fluidiche e fidate mani dalle quali l’Energia Vitale fluisca, per stimolare il proprio benessere e quello altrui.

Ancora non c’è una completa risposta scientifica su come funzionano i meccanismi riflessi, ma si è certi che essi funzionano, e che l’uomo ha imparato nel corso di millenni a prevederne e utilizzarne i benefici.

La Riflessoterapia è fondata sulla concezione olistica che la salute è una meravigliosa sensazione di pienezza e d’armonia e sulla consapevolezza che non esiste un uomo ammalato ma un uomo sano che ha dimenticato di esserlo.

Spesso noi facciamo senza saperlo delle manovre di riflessologia. I colpetti che si danno al neonato a fine poppata, ad esempio, vanno a stimolare per via riflessa la terza e quarta vertebra dorsale dalle quali partono le terminazioni nervose che vanno a regolare la parte dell’esofago e la valvola del cardias.

Riflessologia dunque sta ad indicare “la scienza dei riflessi” ovvero quelle zone corrispondenti e riflesse di determinati organi del corpo umano.

Riferendoci specificatamente alla Riflessologia Plantare è possibile affermare che in ogni piede ci sono 7.200 terminali nervosi che hanno collegamenti con tutto il corpo attraverso il midollo spinale ed il cervello.

Il sistema nervoso è il centro di comando di tutte le attività corporee sia fisiche sia psichiche, dove gli organi sensoriali interni ed esterni forniscono dati ai centri nervosi superiori attraverso i nervi sensitivi. Da qui i centri nervosi diramano le risposte a questi messaggi attraverso i nervi motori fino ai muscoli. Il sistema nervoso e la pelle hanno origine dal Foglietto Embrionale esterno chiamato Ectoderma.

Il foglietto embrionale – detto anche foglietto germinativo, epitelio germinativo o epitelio embrionale – è composto da ogni lamina cellulare che si forma a partire dal nodo embrionale. Quindi la pelle e il sistema nervoso sono intimamente legati.

Da ciò ne deriva che i messaggi, gli stimoli esterni, sono raccolti, valutati e studiati dalle terminazioni nervose e trasmessi al cervello che interpreta,  coordina e rinvia a sua volta agli organi interessati.

Pensiamo ad esempio allo stress: ogni attività che sollecita emozione o che è percepita come minacciosa o gravosa per la propria potenzialità fisica è fonte di stress. Lo stress è difatti una risposta dell’organismo ad uno stimolo improvviso che altera quelle condizioni organiche che in un organismo sano è superato fisiologicamente senza creare problemi, mentre – laddove si sviluppa una mancanza o un eccesso energetico – la funzione d’adattamento sarà compromessa e l’organismo risponderà inadeguatamente con la possibilità che insorgano veri e propri disturbi definiti come sindrome da stress,  rischiando di sfociare in una vera e propria malattia da stress. In questi casi la RiflessoTerapia si pone come un rimedio molto efficace con la sua azione rilassante e tonificante per riacquistare l’equilibrio e una consequenziale ripresa dei ritmi biologici.

Il suo effetto sia rilassante sia tonificante, non solo allenta le tensioni, ma fa sì che si mettano in moto quelle reazioni positive nervose che consentono all’organismo di difendersi da solo.

Altro elemento importantissimo da noi posseduto è il tatto. Al di là di tutte le forme evolute sviluppate dall’uomo, il tatto resta il principale strumento di comunicazione. Attraverso le sensazioni della nostra pelle riceviamo e trasmettiamo ogni giorno innumerevoli messaggi, che viaggiano dalla nostra pelle alla corteccia celebrale e viceversa. Nel nostro corpo sono i piedi e le mani che rispetto alle altre parti del corpo occupano un’area molto più vasta di corrispondenza alla corteccia celebrale. E difatti, il massaggio riflessogeno palmare è utilizzato quando si è impossibilitati ad agire sui piedi. Tuttavia il piede resta sempre il terreno ottimale.

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